In questa guida spieghiamo come utilizzare la chiave dinamometrica.
La chiave dinamometrica molte volte viene percepita come un attrezzo da professionisti, ma in verità è uno strumento indispensabile a chiunque non voglia esercitare una pressione eccessiva su un dado o una vite e non è difficile da utilizzare. Per questo motivo, vedremo, nel corso di questa breve guida, come si usa la chiave dinamometrica.
Iniziamo subito con il dire che, se è la prima volta che utilizzate una chiave dinamometrica, come potrebbe essere il caso di chi ne ha appena comprata una, dovete caricarla al massimo e successivamente dovete farla scattare una decina di volte. In questo modo permetterete ai componenti interni di lubrificarsi adeguatamente. Risulta essere questa una piccola forma di rodaggio che è bene dare alla chiave prima dell’uso.
Tra le raccomandazioni, invece, che non ci dimenticheremo mai di dare e che ripeteremo anche al termine di questa guida, troviamo quella non dimenticate mai di azzerare la tensione prima di riporre una chiave dinamometrica nella sua custodia. In questo modo ridurrete le possibilità che questa si danneggi nel tempo.
Tutte le volte che userete una chiave dinamometrica, invece, sia sia la prima volta che le successive, la prima operazione da fare sarà quella di controllare la forma e la dimensione delle viti sulle quali si andrà a agire e, ovviamente, di montare la bussola adeguata sul nottolino.
Nello specifico, ogni chiave possiede un particolare sistema di aggancio e ancoraggio della bussola sul nottolino, le versioni più economiche funzionano con una semplice pressione della bussola sul nottolino, mentre versioni più complete prevedono la presenza di un pulsante che libera una copiglia. Altre chiavi dinamometriche, invece, possiedono un nottolino conico, il quale si innesta poi alla bussola. Non è dunque possibile descrivere in modo standard come si monta la bussola su tutte le chiavi dinamometriche, dovrete fare affidamento al manuale che trovate allegato alla chiave dinamometrica che avete acquistato.
Il passo successivo sarà quello di determinare coppia di serraggio richiesta dal componente che dovete montare. Ormai tutti i componenti, per esempio nelle bici da corsa, indicano il valore di serraggio che si deve imprimere. Nel caso di componenti di produzione europea, o dedicati al mercato europeo, tale valore di serraggio sarà indicato in Nm, ovvero Newton per metro, mentre nei componenti di produzione britannica o statunitense, o destinati a mercati nei quali si utilizza il sistema imperiale, il valore del serraggio sarà espresso in libbre per piede. Generalmente l’indicazione del valore di serraggio riportata dal componente sarà del tipo Standard Torque 2Nm, Max Torque 5Nm oppure Don’t torque over 15Nm, o una scritta similare. Il valore indicato sarà quello che si andrà a impostare sulla chiave dinamometrica.
Per regolare il valore del serraggio di una chiave dinamometrica, dovrete fare ruotare la manopola della stessa fino a posizionare il nonio della scala graduata sulla tacca della coppia di serraggio necessaria, a seconda appunto di quanto indicato nel pezzo da serrare.
A questo punto non si deve fare altro che avvitare le viti o i dati, inserite la bussola della chiave dinamometrica sulla testa della vite e serrate, facendo ruotare in senso orario la chiave. Raramente, infatti, capiterà di trovare particolari filettature inglesi che si avvitano in senso antiorario. La chiave dinamometrica vi permette di non avere paura quanto alla forza che state imprimendo al movimento, quando il momento meccanico giunge a quello per la quale la chiave è stata tarata, l’ingranaggio presente nella chiave allenta la presa sulla molla contenuta nella testa della chiave e la chiave stessa scatta, effettuando quindi una corsa a vuoto. Questo, ovviamente, nel caso di una chiave a scatto, nel caso di una chiave dinamometrica a quadrante, invece, dovrete sempre osservare il quadrante al fine di non superare il valore indicato oppure dovete rimanete in ascolto dell’apposito segnale sonoro, nel caso delle moderne chiavi dinamometriche digitali.
In ogni caso, una volta giunti al segnale, sia esso uno scatto, un suono o la lancetta del quadrante, non si dovrà stringere oltre.
Risulta essere bene quindi passare ad una fase di controllo di tutte le viti, è questa diciamo, la fase finale che permette di essere sicuri di aver fatto il tutto correttamente. Tale controllo andrà fatto poi periodicamente, quando si effettua la normale manutenzione, con il tempo le viti e i bulloni tendono a allentarsi, il controllo delle viti consente proprio di intervenire e ripristinare lo stato ottimale.
Infine, come abbiamo detto in apertura, si deve scaricare la tensione della molla prima di riporre la chiave dinamometrica. Portare la molla a zero, infatti, è importantissimo per fare in modo che questa non perda la taratura.
Ultimo aggiornamento 2024-11-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API